FTSE MIB chiude a +7%

La scorsa settimana l’indice FTSE MIB ha chiuso in positivo, guadagnando il 7% rispetto alla settimana precedente. Questo risultato, dopo alcune settimane chiuse in positivo, ha fatto raggiungere quasi il livello del primo giorno di blocco totale.

[Reading time: 90 sec]

Una settimana prima della quasi totale fine del lockdown, l’indice Ftse Mib ha raggiunto i livelli del pre-covid. Nonostante una chiusura negativa di venerdì, -0,84%, il resoconto settimanale di Piazza Affari è più che positivo. La scorsa chiusura settimanale è stata caratterizzata da un guadagno del +7%. Questo risultato, unito alle diverse settimane chiuse in positivo, ha fatto sì che l’indice raggiungesse quota 18.197,56 punti, praticamente al livello del primo giorno di blocco totale. Il listino milanese è stato certamente aiutato da Mps, con una crescita del +12,88%, con tutte le banche a seguire in scia. Riuscendo a compensare egregiamente il trend negativo del settore automobilistico e del lusso.

Tale recupero nel mese di maggio, è dovuto certamente dalle riaperture avvenute in tutti i paesi, unita alla fiducia che si è diffusa tra gli investitori grazie all’accordo della Commissione Europea sul Recovery Fund. La proposta di recuperare, tramite bond comunitari, 750 miliardi da destinare in parte sotto forma di prestiti agevolati (250 Mld) e in parte a fondo perduto (500 Mld), ha dato lo sprint finale alle borse europee. Milano è in linea con la media del vecchio continente, dove Francoforte guida questa ripresa grazie ad un incremento totale nel mese di maggio del +6,7%, e vanta una perdita totale, da inizio 2020, del “solo” -12%. 

Se l’Europa sembra caratterizzata da grande fiducia e importanti segnali di ripresa, lo stesso non si può dire degli Stati Uniti. C’è grande tensione a livello internazionale, che si traspone negli ambienti finanziari, a causa delle divergenze politiche tra USA e Cina per il caso Hong Kong. Difatti Wall Street ha chiuso in negativo la scorsa settimana. Staremo a vedere che effetto avranno queste tensioni nell’ambiente economico-finanziario.HK è il polo finanziario orientale di riferimento, e una repentina perdita autonomia può tradursi soltanto in incertezza per i mercati.

a cura di Pier Paolo Mignone

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *