ASE e Confederazione degli Studenti: “Non ci stiamo”
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Lo scorso 20 novembre i vertici del Consorzio Unico Campania hanno annunciato la sospensione della validità di tutti gli abbonamenti gratuiti emessi per l’anno 2020/2021.
L’attuale emergenza Covid ha tagliato le gambe al mondo accademico in modi che, da quando la pandemia ha cominciato a logorare la nostra società, sembravano remoti ed inimmaginabili. Poi c’è stata la chiusura. Poi un timido e barcollante tentativo di rafforzare la didattica tramite le lezioni telematiche, che mai avrebbero potuto avere la forza e l’efficacia del contatto umano che solo una lezione in sede può garantire. Poi è stata la volta di un singhiozzante principio di rientro a settembre, fenomeno al quale, seppur vi si siano riposte risorse e speranze, è stato troncato da un progressivo ed incontenibile rialzo del numero di contagi. E infine questo. La decisione, da parte di Unico Campania, di sospendere la validità degli abbonamenti gratuiti destinati all’utilizzo della popolazione studentesca per la stagione accademica 2020/2021.
“I ragazzi sono costretti a casa dalla zona rossa. Non possono fisicamente recarsi presso gli istituti”
Così esordiscono i dirigenti dell’azienda dei trasporti, che giustificano la loro scelta dicendo che la loro
“è un’esortazione a sostenere il distanziamento e ad evitare di uscire, al fine di garantire una ripresa che si spera possa essere quanto più rapida possibile”.
Una scelta che ha lasciato spiazzati, a ragion veduta, molti membri della comunità accademico-universitaria. Sono migliaia, infatti, gli studenti il cui percorso prevede lo svolgimento di attività pratiche che necessitano la presenza (ed il conseguente spostamento, ndr) degli interessati per poter essere portate a termine.
“Mesi fa eravamo pronti ad affrontare il peso della responsabilità che l’emergenza sanitaria ha portato a maturare in ognuno di noi e lo siamo ancora, ma non condividiamo la scelta di Unico Campania. Precludere a tutti i tirocinanti la possibilità di recarsi presso i laboratori od ai tesisti di raccogliere, nelle biblioteche universitarie, il materiale necessario per portare a termine il proprio percorso di studi servendosi dell’utile servizio rappresentato dagli abbonamenti gratuiti, ci sembra una decisione davvero assurda”
Queste le parole con cui Alberto Grilli, Presidente dell’ASE (Associazione Studenti Economia, ndr), espone la propria posizione riguardo la soluzione individuata dal consorzio campano.
“Centinaia, se non migliaia di laureandi, futuri chimici, ingegneri, farmacisti, medici ed infermieri saranno inibiti dalla sospensione degli abbonamenti, che non tiene in alcun modo in considerazione la loro posizione e la loro necessità di recarsi in sede. Molte di queste categorie stanno comunque continuando a spostarsi per comprovate esigenze di natura accademica (il sopracitato raggiungimento di strutture quali laboratori e biblioteche, ndr) ed è a dir poco irragionevole ed illogico che venga tolto loro uno strumento così utile. Il fatto che non possano usufruirne non gli impedisce di spostarsi per continuare a studiare, per cui la scelta di Unico Campania non è in alcun modo condivisibile. L’ASE è fermamente contro questa misura ed è vicina alla Confederazione degli Studenti. Abbiamo già inviato un documento all’attenzione del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca”
Così il Presidente chiude la propria dichiarazione a sostegno dei bisogni della comunità studentesca.
Un progetto, quello di ASE e della Confederazione degli Studenti, che andrà a costituire un primo tentativo di abolizione della sospensione degli abbonamenti.
Le università, così come ogni altro pezzo del grande mosaico della nostra società, hanno subito il grave colpo della pandemia e stanno cominciando a sentire la pressione che la sopportazione di un così gravoso peso comporta. È ora di dar voce e spazio a coloro che devono operare “sul campo”.
A cura di Mario De Vito