Numeri in salita, è quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixe
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La spesa generale a Natale torna a crescere in una percentuale molto confortante dopo il feroce lockdown 2020; i consumi relativi agli acquisti di regali e di alimentari nel mese di novembre e dicembre sono tornati agli standard di sempre segnando addirittura una sorprendente crescita per alcuni prodotti.
Ad oggi solo il 40% degli italiani ha già comprato i regali da mettere sotto l’ albero mentre i restanti si ridurranno all’ ultimo momento utile della settimana. Infatti le giornate da “bollino rosso” saranno oggi (22 dicembre) e domani con più del 30% degli italiani tra le strade e tra i negozi di Paese; solo il 14% acquisterà regali durante la Vigilia. La spesa da regali in questa ultima settimana, con movimenti di oltre 16 milioni di italiani, si aggirerà intorno ai 3 miliardi di euro. Ciò vuol dire che la spesa a persona varierebbe dai 160 ai 206 euro, segnando quindi un rialzo del 17% rispetto allo scorso anno.
Come stanno spendendo gli italiani?
Osservando i dati del mese di dicembre è presente una crescita del 10.6% degli acquisti in negozi fisici, considerando la consolidata abitudine degli italiani a non programmare gli acquisti con largo anticipo, ma è anche una chiara voglia di tornare ad una spensierata normalità. Al contrario le vendite online si sono stabilizzate, con un leggero e fisiologico calo dell’e-commerce del 2,5% rispetto al boom dell’ anno scorso. Nonostante ciò, anche quest’ anno il mercato online rimane ancora quello più gettonato e pratico per gli italiani.
I regali più comuni che troviamo sotto l’ albero rimangono i libri, i giocattoli ed i prodotti enogastronomici, ma è presente una considerevole crescita del 10% di smartphone, dei capi d’ abbigliamento e soprattutto di gioielli (+37.1%); trend in rialzo anche per gli elettrodomestici che segnano un +1.6%.
Il Natale indebita sempre più consumatori.
Molti italiani spinti dai bassi tassi di interesse, continuano a chiedere ancora più prestiti soprattutto in questo periodo dell’ anno per fronteggiare o aumentare il budget natalizio, speso secondo le statistiche in regali, spese alimentari per imbandire la tavola o ancora per la prenotazione di viaggi in luoghi esotici o location esclusive per festeggiare il Capodanno.
Infatti, Gianmario Bertollo, fondatore di Legge3.it, che da anni aiuta privati ed imprese ad uscire da situazioni di sovraindebitamento, commenta che: ”Molte persone che hanno già delle rate da pagare, magari di piccolo importo, pensano che cambierebbe poco se queste aumentassero di 50 o 100 euro. Ma non è affatto così. Ogni anno a gennaio le richieste di aiuto che riceviamo da parte di persone indebitate aumentano del 34%, e di queste il 67% arriva da chi ha contratto debiti per motivi futili e quindi da irresponsabili, soprattutto se sappiamo di avere già altro denaro da restituire”.
Sono già diversi anni in cui Gianmario Bertollo rimarca l’importanza di puntare su una maggiore educazione finanziaria tra la popolazione, a partire dalla scuola dell’obbligo, impegnandosi in prima persona con attività divulgativa sul tema e per la promozione della Legge 3 del 2012, nota anche come Legge Salvasuicidi, che ha introdotto strumenti per uscire da situazioni di forte sovraindebitamento. Al termine dell’intervista Bortollo conclude che: “Il problema più grande è che la maggior parte della popolazione si indebita perché non è in grado di valutare in che modo quel prestito andrà ad incidere concretamente sulle proprie finanze. Anche quando si è in difficoltà, non sempre un prestito può aiutare a risanare la situazione, se alla base non vi è una visione strategica di come impiegarlo e del suo piano di rientro”.
Sale anche la spesa a tavola, +38% rispetto al 2020.
Gli italiani non hanno mai rinunciato a spendere gran parte del loro stipendio in prodotti alimentari per festeggiare al meglio le festività di questo mese, infatti secondo le indagini condotte dalla Coldiretti/Ixe’ su “Torna il Natale sulle tavole degli italiani” la cifra media spesa dalle famiglie italiane è di 113 euro.
Sempre secondo questi sondaggi: un 9% di italiani destinerà al pranzo natalizio non più di 30 euro, mentre un altro 18% si fermerà tra 30 e 50 euro, il 20% dei cittadini spenderà tra 50 e 100 euro, il 32% tra 100 e 200 euro, il 6% tra 200 e 300 euro. Ma c’è anche un 3% che andrà oltre i 300 euro mentre un 4% preferisce non rispondere. I più “spendaccioni” sono gli italiani del Sud con una media di 129 euro a famiglia. Tra tutte le famiglie sondate ben il 95% di esse acquisteranno prodotti tipici italiani sostenendo il Made in Italy, dividendosi in un 59% che lo farà perché sono più buoni e qualitativi e il 36% che vede come priorità sostenere l’economia e il lavoro del proprio Paese. Mentre il 3% sceglierà prodotti esteri per variare alimentazione e appena il 2% che rinuncerà alla qualità a causa di difficoltà economiche.
A cura di Emanuele Mulo