Gli acquisti online e la Strong Authentication: un inaspettato fattore negativo

Ormai troppi acquisti in Italia non vanno a buon fine causa problemi nell’invio degli sms di sicurezza nel processo di autenticazione

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L’analisi di Mastercard, i dati:

L’azienda statunitense, in collaborazione con Axerve (HUB di pagamenti online, ndr), ha deciso di operare una analisi basata sulle varie carte, dividendole in base alla nazionalità di emissione. Tale indagine evidenzia come nel periodo compreso tra l’1 gennaio (data di entrata in vigore dei protocolli 3DS 2.0 per tutte le transazioni online europee) ed il 14 aprile 2021, l’Italia sia saltata all’occhio come facente parte dei paesi europei meno efficaci per tasso di autenticazione, che ad aprile risultava pari al 60,2% a fronte, invece, di una media generale complessiva del 74,5%.

Gli sviluppi della situazione, perché influisce così negativamente:

Secondo l’indagine precedentemente citata, tutto il settore beneficerà della nuova implementazione dei protocolli, che però al momento sta avendo unicamente risvolti negativi sul tasso di conversione dei carrelli. Il mercato italiano, attualmente, si trova a perdere circa il 43,9% delle transazioni con 3DS. Anche questo dato ha superato di molto la media europea, attestatasi ad un massimo di 25,3% nel mese di marzo.

Si conclude dunque facilmente che, per poco meno della metà dei pagamenti, la richiesta di autenticazione a due fattori non si è conclusa, generando nei fatti un drastico calo delle vendite. L’Italia risulta tra i Paesi europei meno performanti, nello specifico il 5% contro il 3,4% della media europea, anche rispetto alla percentuale di esiti negativi, a causa di problemi tecnici dei pagamenti effettuati.

I risultati dello studio, possibili contromisure:

Secondo quanto dichiarato da Mastercard e Axerve, il focus deve essere necessariamente quello di implementare il processo attraverso soluzioni che riducano l’impatto delle frizioni dell’SCA, garantendo la “compliance” normativa e mantenendo estremamente alto il livello di sicurezza. Infatti, i tassi di conversione possono essere notevolmente migliorati richiedendo le esenzioni di 3D Secure, previste dal regolamento per quelle transazioni che presentino, sulla base di analisi in tempo reale, un basso rischio di frode.

A cura di Alessandro Garbucci

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