L’identità delle Stablecoin

Una nuova tipologia di criptovalute caratterizzate da una particolare stabilità, si insediano tra il Bitcoin e le Altcoin.

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Stablecoin, una new entry tra le criptovalute:

Negli ultimi mesi l’attenzione degli investitori è stata catalizzata dalla forte volatilità del mercato delle criptovalute, le “monete digitali” che sono nate con il diffondersi dei bitcoin e, dopo, degli altri tipi di Altcoin (le criptovalute nate dopo il bitcoin come Ethereum, Litecoin, ecc, ndr). È proprio per questo che le Stablecoin stanno guadagnando terreno. Esse, come suggerisce il nome, rappresentano una forma mediamente più stabile di criptovaluta, non suscettibili alle (ormai) caratteristiche oscillazioni repentine dei valori del mercato delle crypto.

Stablecoin, le qualità che la rendono così resistente alla volatilità:

È presto svelato il motivo per cui tali criptovalute non sono vulnerabili: le Stablecoin sono ancorate ad un altro asset finanziario. Un punto estremamente prezioso a favore di esse, dal momento che le principali critiche mosse alle monete elettroniche riguardano proprio l’instabilità della loro quotazione. Si pensa che proprio questo fattore possa metterli in discussione come reale moneta in termini di mezzo di pagamento.

Dunque le Stablecoin mantengono le componenti base delle criptovalute, svestendosi però queste debolezze, rimanendo dunque legate al concetto della decentralizzazione, ma preservando e garantendo un basso grado di rischio.

Stablecoin, gli asset e le tre tipologie:

Le Stablecoin vanno divise in tre categorie, in base all’asset finanziario a cui fanno riferimento:

  • Stablecoin ancorate alle valute fiat: ovvero Stablecoin che vengono collegate a valute fiat come l’euro, il dollaro o l’oro. Il procedimento prevede il deposito di una somma a garanzia – in euro, dollari o sterline, a seconda dell’asset – in un conto bancario.
  • Stablecoin ancorate ad altre criptovalute: alcuni investitori preferiscono slegarsi dalla struttura tradizionale di pagamento, ed utilizzano come garanzia di stabilità delle risorse crittografiche. Solitamente queste Stablecoin vengono ancorate a diverse criptovalute per mitigare i rischi della volatilità.
  • Stablecoin non ancorate ad un asset: Note anche come “fiat stablecoin”, queste criptovalute funzionano come le valute fiat nel sistema bancario tradizionale: una sorta di banca centrale criptata che regola la domanda e l’offerta di criptomoneta sulla base di regole codificate in uno “smart contract”.

Stablecoin, le principali:

Attualmente, la Stablecoin più nota e diffusa è Tether, creata nel 2015 con il nome di Realcoin. Gestita da un’autorità centrale, Tether Limited, viene ancorata all’euro, al dollaro o allo yuan cinese.

La Stablecoin maggiormente coinvolta negli scambi è invece TRUE USD, creata nel 2018. Questa criptovaluta, collegata al dollaro, utilizza un erc20 da conservare in un Wallet digitale, affidandosi a degli smart contract per certificare la parità tra le riserve e i token emessi.

A cura di Alessandro Garbucci

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