5G: cos’è e perché non bisogna temerlo

Nonostante le numerose teorie, vediamo il vero funzionamento che le rende infondate

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Dietro al 5G non c’è alcun miliardario che vuole trasformarci in robot, controllarci oppure innalzare la nostra temperatura corporea per ucciderci, anzi, è una tecnologia che rivoluzionerà il mondo della comunicazione mobile.

5G, che cos’è:

Con il termine 5G si indicano tecnologie di nuova generazione per la comunicazione mobile, ma anche e soprattutto i tanti di oggetti elettronici connessi intorno a noi, destinati a essere sempre più numerosi (elettrodomestici, auto, semafori, lampioni, orologi…).

Una delle caratteristiche principali di questa rete è, infatti, proprio quella di permettere molte più connessioni in contemporanea, con alta velocità e tempi di risposta molto rapidi (e sicuramente non serve ad iniettarci del mercurio!). Non si tratta della semplice evoluzione dell’attuale rete 4G, perché ha caratteristiche tecniche completamente diverse, non solo per la velocità (oltre 1 Gbit/s.), ma anche per la gestione  delle comunicazioni e della copertura.

5G,possibili applicazioni, pro e contro:

Secondo il White Paper redatto dalla Next Generation Networks Alliance, le aspettative principali sul 5G guardano all’abilitazione di “una società pienamente connessa e mobile”, al fine di rendere possibili “trasformazioni socio-economiche in diverse direzioni, molte delle quali non immaginabili oggi, inclusi gli ambiti della produttività, della sostenibilità e del benessere”.

L’aspetto più importante e vantaggioso del 5G è la connessione di milioni di oggetti e sensori molto vicini tra loro (i servizi “massive IoT”), fondamentali per la digitalizzazione delle infrastrutture stradali, gli sviluppi della smart city, della smart home e della guida autonoma, che potrebbero di gran lunga semplificare la vita dell’uomo. Infatti, renderà possibile la creazione di smart city, ad esempio, con il 5G si potrebbero avere in tempo reale i dati rilevati sul traffico, sulla mobilità, la congestione dei parcheggi, l’illuminazione, oppure renderà migliore l’esperienza nei musei o nelle industrie, con l’implementazione di informazioni aggiuntive riguardo ciò che si sta vedendo oppure costruendo, per non parlare delle infinite applicazioni in campo medico, con la possibilità di creazione di smart ambulance e sviluppo della telechirurgia.

Sul versante opposto, quello dei contro,  è opportuno considerare che si potrebbe sostenere un costo iniziale più elevato per l’acquisto di nuovi dispositivi, dovuto principalmente all’obsolescenza di quelli non 5G. In secondo luogo, e forse costituisce il punto più critico, c’è il nemico dell’ignoranza da fronteggiare: infatti, soprattutto con l’avvento della pandemia di CoViD-19, numerose sono state del complotto (spesso infondate) che individuano questa tecnologia come la causa di tutti i mali, come ad esempio l’iniezione di mercurio oppure l’aumento della temperatura corporea, per non parlare del 5G come fantomatico vettore e diffusore del coronavirus.

Il 5G, potrebbe trattarsi di una tecnologia rivoluzionaria nelle nostre vite, che non sarà accessibile immediatamente e che avrà bisogno di una fase iniziale di adattamento affinché possa essere implementata a livello mondiale. Ciò che appare certo, invece, è che rappresenta un passaggio fondamentale per il progresso della civiltà umana e non un nemico della stessa. Del resto, come ci ricordano i nostri antenati latini, Scientia non habet inimicum nisi ignorantem

A cura di Giovanni Carannante

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