Dalla prima banconota all’e-Yuan: l’innovazione nel segno della Regina d’oriente

La Cina è pronta a stravolgere nuovamente l’economia mondiale: l’e-Yuan è il nuovo step per la virtualizzazione del denaro.

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e-Yuan, la rivoluzione digitale targata Made in China:

Cina, 806 d.C. l’imperatore Hien Tsung della dinastia dei Tang introduce una novità determinante per la storia dell’economia mondiale: la banconota. Nata per necessità logistiche, la diffusione delle cosiddette “note di carta” si pone come sostituto alla più convenzionale moneta in rame.

Ci vorranno ben più di 1200 anni per valicare questa grande invenzione e gettare le basi per una nuova rivoluzione, l’anello di congiunzione risiederà sempre nel Dragone.

È nel 2015, in cui viene varato dal governo cinese il piano di sviluppo tecnologico “Made in China 2025” con lo scopo di rendere le fabbriche più automatizzate in una globale industria 4.0 garantendosi nei 10 anni la maggior potenza di produzione. Benché si agisca nell’ombra, il piano dopo sei anni dal suo inizio risulta essere più attivo che mai.

e-Yuan, la nuova valuta digitale:

Tra i tanti progetti volti a consolidare la propria posizione nell’hi-tech a livello mondiale, si fa spazio a gran voce lo Yuan digitale. La CBDC (Central Bank Digital Currency, ndr.) di produzione cinese rappresenta un nuovo step per la virtualizzazione del denaro: l’e-yuan si distingue dalle ormai affermate criptovalute per il proprio carattere centralizzato e quindi per l’intermediazione delle banche nel proprio processo di utilizzo.

Diversi sono stati i test effettuati in quattro città – Shenzhen, Suzhou, Chengdu, Xiong’an – e in alcune entità commerciali, come Didi Chuxing, il servizio taxi. Dall’aprile 2020 si è constatato un ragguardevole successo con prospettive di inclusione di un numero di persone sempre più crescente nell’era digitale.

e-Yuan, sì o no?

L’aggiunta di denaro elettronico garantirebbe la riduzione del contante aumentando il controllo sull’offerta di moneta della Cina. Maggior controllo e trasparenza, quindi minor probabilità di illeciti.

L’impiego dell’e-yuan in via definitiva garantirebbe il processo di internalizzazione dell’RMB ( Renminbi, ndr), ma, sebbene in Cina altre piattaforme come AliPay e WeChatPay si siano affermate come mezzo principale per lo scambio di denaro, con l’introduzione di una nuova valuta elettronica si teme che questa possa essere utilizzata come mezzo di sorveglianza.

A cura di Fausto Forino

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