Gaia-X: un cloud made in Europa

L’alternativa cloud europea, o forse no?

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Gaia-X, il progetto:

È nel 2018 che prende vita l’ambizioso progetto franco-tedesco “Gaia-X”, una piattaforma di gestione dati su larga scala creata allo scopo di scindere l’UE dai colossi americani e cinesi che dominano il mercato dell’archiviazione.

Privacy, trasparenza ed open source come punti cardine del programma ed un budget annuale di circa 1,5 milioni di euro a disposizione. Gaia-X non vuole essere un’alternativa ai provider esteri, piuttosto vuole garantire alle imprese europee un libero scambio di dati che non prescinda in alcun modo dal provider utilizzato e che le aiuti a crescere e ad essere competitivi a livello globale. L’auspicio è che l’Europa passi dal possedere meno del 5% delle piattaforme al 30% (relativamente ad aziende quotate, ndr). Non deve sorprendere quindi che grandi multinazionali estere del calibro di Microsoft, Alibaba, Amazon e Google siano state incluse all’interno del progetto.

Gaia-X, le 23 italiane:

Al precedente summit di Gaia-X del 18 e 19 novembre l’ex ministro dell’innovazione Paola Pisano si espresse in merito al sostegno da parte dell’Italia come paese “fondatore” e la collaborazione da parte di Confindustria all’iniziativa. 23 sono le imprese italiane dichiarate che hanno preso parte al progetto (di cui TIM, Enel Global Services, Intesa Sanpaolo, Aruba, ndr). È stato inoltre annunciato il funzionamento di un hub creato da Confindustria che lavorerà in sinergia con le principali imprese del nostro Paese e con gli altri hub creati dagli altri Stati membri. L’Italia avrà un ruolo centrale all’interno del progetto al fine di abbattere la dipendenza dalle imprese extraeuropee (fornitrici del 60% dei servizi, ndr) e sdoganare il cloud computing alle imprese nostrane (utilizzati dal solo 15% delle imprese italiane, ndr).

Gaia-X, quando sarà operativa:

Secondo le previsioni i primi servizi di condivisione saranno resi disponibili entro la fine del 2021 con prospettive di perfezionamento per l’anno successivo. Nel triennio 2023-2025, inoltre, Gaia-X con la creazione di un innovativo sistema di definizione di marchi di certificazione mirerà ad un mercato mondiale.

A cura di Fausto Forino

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